di KASIMIRO WEIMAR
DIRITTO DI SATIRA (art. 33 Cost.) La “Voce di Kasimiro”è una sezione di Contropotere dedicata alla satira, curata dallo scrittore e poeta argentino Kasimiro Weimar, famoso ballerino di tango, nonché aspirante cuoco e membro onorario (e occulto) del Seven Country Studies della Dieta Mediterranea. Il suddetto dott. Weimar affida le esternazioni che seguono alle pale eoliche che adornano il paesaggio calabrese con la speranza che si diffondano più in fretta e con maggior vigore.

Nicotera-Calabria-Italia-Mondo-Luna. La destra italica tradizionalista sente minacciata la maschia salubrità calabro-siculo-lucana dalle cure del cotto Cotticelli, più bollito di una palamita da mettere sott’olio. E per difendere la possanza meridionale si affida al prode Nino Spirlì, che ammantato da una setosa vestaglia rosso porpora sfiderà le presunte mollezze governative incarnate dal Giuseppi Conte, come chiamato dall’appena potato virgulto americano Trump.

Giuseppi, circondato da erculee colonne, quali Luigi Di Maio e Rocco Casalino, di saggezza, cultura e giarrettiere armati, i tre prodi governatori italici, contro la maschia e potente destra, ingaggiano tenzone sul terreno della sanità. Tutto ciò mentre costì si muore e colà si crepa.
Si affidano, i nostri sinistrorsi e sinistrati eroi, in attesa di pensione dall’Inail e risarcimento dell’assicurazione dopo un volo planato dal seggiolone di uno zio Cardinale ricchione, detto anche Don Giovannona, al noto e prodissimo Zuccatelli.
Perché un DPCM segreto, promanato, emanato e spalmato su fette biscottate ai cereali nell’ottobre scorso, è piuttosto chiaro, all’art. 2, comma quarto recita: «Possono fare i commissari della sanità in Calabria solo coloro i quali possiedono un cognome che fa rima che un Sfracelli». Anche se Kasimiro è entrato in possesso della prima stesura, invero in copia sdrucita, nella quale campeggia un «…ccelli», ma qui non possiamo azzardare ipotesi, anche se l’ondivago sculettare governativo darebbe più di un orizzonte interpretativo.

Intanto Spirlì si incazza: «Ordunque, perdincimbacco, monellacci, sporcaccioni e maramaldi…», avrebbe proferito nell’ufficio presidenziale grande quanto lo stadio della Reggina, il Vice facente funzioni della povera Santelli. E dall’Asp cercano di correre ai ripari.
Nel timore che dopo la sesquipedale figura di merda Zuccatelli possa essere sostituito da qualcuno con una terza media, anche privatistica, gli incappucciati camici bianchi delle Calabrie stanno preparando una contromossa: i pacchi di Natale.
Rifferanno pacchetti di voti compositi. I carnet sono già in vendita presso le migliori tabaccherie della capitale, che sono di proprietà delle migliori famiglie della periferia calabrese, che sono rappresentate dalle migliori famiglie della Capitale, che stanno cercando di fare un inventario nel loro libro paga. Un noto politico del PD, sempre nelle retrovie, ma lui conosce quel ristorantino al bivio di…”eh si dai co sai…”, ha scoperto di pagarsi la tangente da solo. Per poi scoprire di essersi iscritto per sbaglio a Rosseau dei 5S, ormai detti i fidanzati d’Italia.

E via di albo professionale.
Kasimiro in esclusiva rivela il prossimo DPCM di Giuseppi, detto a Rosarno Pinu u “Scasciatu”. In arrivo l’“Albo professionale dei Prefetti e dei Generali rincoglioniti”, detti anche teste di olmo o di “cassiaru spinusu”.
Gli ignari percettori di tripla pensione, otto cavalierati, sette rimborsi, 4 figli e otto nipoti sistemati con D.P.R. di Sergione Mattarella, detto anche l’Europeo, saranno prestanome a loro insaputa.
Tutto mentre nell’Asp nessuno sa cosa bolle in pentola, ma girano comunque un sacco di biglietti della lotteria e chissà chi si aggiudicherà il jackpot di 100mila voti e un 5% di bonus sul prossimo carico di cocaina al porto di Gioia Tauro. Ai postumi la sentenza.
Intanto, una nota di colore, invero assai seria. La Mattel, nota casa creatrice di Barbie e Ken, sta creando una coppia calabrese: Barbie “rispostera” e Ken “u piscitaru”. Una coppia bagnarota di giocattoli in grado di insegnare ai bambini di mandare a “fanculo” tutti i commissari che dovessero arrivare da qui a cinquant’anni.
Intanto il sindaco Marasco s’incazza e si unisce alla tonante voce di Spirlì.
Il maschio ed erculeo richiamo di Salvini, Meloni e compagnia, è stato raccolto dal sindaco nicoterese il quale ha emanato un documento firmato da Johnny Casalino Wikipedia.
“Ma -puntualizzano dall’amministrazione- si è trattato di un refuso, in realtà una trasfusione dall’ultimo DPCM.>> Ed il dramma vero è che non è satira manco per un cazzo.
Kasimiro gently