di ENZA DELL’ACQUA
Com’è possibile che qualcuno lo scorso agosto era a già a conoscenza del fatto che a vincere l’ambito concorso per l’unico posto di geometra nel Comune di Nicotera sarebbe stato Claudio Corigliano, solo per puro caso figlio di Michele Corigliano, dipendente del medesimo Comune? Una casualità davvero strana, ma non troppo, tanto che chi scrive questo articolo, resa edotta della clamorosa indiscrezione, ha riferito quanto era a sua conoscenza ai Carabinieri del Comando di Vibo Valentia, reparto Nucleo Investigativo, nella persona del Capitano Alessandro Bui. Era il 31 di agosto. Quel giorno consegnai nelle mani dei militari dell’Arma una missiva recapitatami a casa pochi giorni prima, in cui lo scrivente, con dovizia di particolari, mi informava che il vincitore del concorso sarebbe stato proprio il figlio del Corigliano, e che tutto dunque era stato organizzato alla perfezione per favorire un unico soggetto, con l’indispensabile corollario dei tanti aspiranti ignari geometri, presentatiti al concorso, che avrebbero dovuto fungere, loro malgrado, da comparse per il concorso che, ab initio, aveva già il suo vincitore. Eravamo di fronte, insomma, ad un concorso organizzato unicamente per favorire qualcuno, ma che necessita di un piccolo esercito di giovani disperati in cerca di lavoro, scritturati per l’ignobile messinscena.


INDIZIONE CONCORSO PUBBLICO PER SOLI ESAMI PER LA COPERTUNA DI UN (1) POSTO DI GEOMETRA, CATEGORIA C, POSIZIONE ECONOMICA C1.
Il concorso per “Istruttore dei Servizi Tecnici- Geometra” – Categoria C – posizione economica C1 – a tempo pieno e indeterminato, è stato indetto il 2 marzo del 2020, con la determina n. 117. È un posto che fa gola a tanti, specialmente ai più giovani, neo diplomati e neo laureati, anche perché il trattamento economico è di tutto rispetto (1.695,34 euro).
Il 22 maggio del 2020 esce la determina con l’approvazione delle domande ammesse alla selezione. Si presentano in 64. Il più giovane ha 23 anni, il più anziano 56. Tutti con un unico obiettivo: conquistare quel posto che potrebbe assicurare l’ambita sicurezza materiale.
Il 5 agosto esce il calendario delle prove d’esame: prova preselettiva: 27 agosto; prova scritta: 9 settembre; prova orale: 28 settembre, poi rinviata il 30 ottobre.
LA COMMISSIONE GIUDICATRICE
Ma intanto il 20 luglio il responsabile dell’area finanziaria, Angelo Grande, nicoterese di Nicotera, nominava la Commissione giudicatrice, che veniva composta da: egli stesso nel ruolo di Presidente; Rosa Marchese, funzionario della prefettura di Vibo; Francesco La Rosa, responsabile dell’area tecnica del comune di Cessaniti; Domenico Bovalina, dipendente del Comune di Nicotera, nel ruolo di segretario.
In relazione a tali nomine, non è ben chiaro perché la Commissione giudicatrice di un concorso per un ente pubblico non debba essere composta unicamente da membri esterni, compreso il presidente; ovvero da una commissione ministeriale che non abbia alcun legame con il territorio in questione.

E allora, solo per puro caso Angelo Grande è anche responsabile dell’area Ragioneria del comune di Cessaniti, dove, sempre per puro caso, opera un componente della Commissione giudicatrice: Francesco La Rosa, dirigente dell’area tecnica dell’ente in questione; di fatti, dunque, collega di lavoro del Grande.
Per completezza di informazione, il dottor Grande ha un procedimento penale pendente, in quanto indagato per abuso in atti d’ufficio in qualità di dirigente dell’area tributi del comune di Briatico, in merito a una questione relativa al mancato recupero dei tributi comunali.
Una storia che fa venire in mente il famoso sacco perpetrato dalla Sogefil ai danni dei contribuenti nicoteresidal 2005 al 2012; dalle casse comunali scomparirono la bellezza di otto milioni di euro, finiti chissà dove.
THE WINNER IS…
Oggi, 2 novembre, esce la definitiva graduatoria di merito del concorso per il posto di Istruttore dei servizi tecnici-geometra. Sbaragliando l’agguerrita concorrenza, svetta in cima alla lista Claudio Corigliano, con i suoi 49 punti. La competenza, la bravura, la preparazione del giovane figlio del dipendente comunale Michele Corigliano, sono state premiate. Non è escluso che il brillante giovanotto possa ricoprire il posto, sebbene facente funzioni, che presto l’attuale dirigente dell’ufficio tecnico, Carmelo Ciampa, lascerà per aver raggiunto l’età pensionabile, dopo una illustre carriera, accidentalmente funestata, negli ultimi tempi, da una serie di rinvii a giudizio per abuso d’ufficio ed altre quisquilie.

Claudio Corigliano, dunque, entra nel mondo contorto e lastricato di indicibili segreti dell’ufficio tecnico del comune costiero; un ambito spesso al centro delle cronache per i tanti illeciti custoditi nei suoi scartafacci e poi talvolta scoperti da Carabinieri e Guardia di Finanza.
Il neo geometra, come precisato, è il figlio di Michele Corigliano, dipendente dell’area amministrativa del Comune costiero, nella fattispecie, attinente all’ufficio del personale. Dalla consultazione degli atti d’Ufficio e della banca dati delle FF.PP., sono emersi a carico del Corigliano dei precedenti e pregiudizi penali di polizia: il 21 gennaio del 2002 è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per abuso d’ufficio. Mentre il 22 settembre 2003 è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per truffa (nello specifico, assenteismo).

Andando a scandagliare più a fondo la figura del Corigliano, scopriamo che il fratello, Francesco Corigliano, è sposato con Sara Molino, sorella di Gaetano Molino, a sua volta congiunta con Silvana Mancuso, figlia del boss Giovanni Mancuso (cl.’41), che, secondo la maxi inchiesta Rinascita Scott, avrebbe favorito la latitanza del boss Luigi Mancuso negli anni della sua irreperibilità.
Ma elementi ancora più notevoli sono emersi in seguito all’operazione “Terra nostra” eseguita nell’ottobre del 2019 dalla Guardia di Finanza: Sara Molino, cognata di Michele Corigliano, è figlia del defunto Pasquale Molino (classe ‘27), che altro non era che un prestanome di Giovanni Mancuso. A lui erano stati intestati terreni e beni immobili, gestiti però dal boss Giovanni Mancuso; beni che sono tornati nell’effettiva disponibilità della famiglia Mancuso quando nel 2014, Pasquale Molino, con un testamento olografo, trasferì al nipote (Pasquale, figlio di Silvana Mancuso, classe ’89) un enorme patrimonio immobiliare di terreni e fabbricati, siti in Limbadi e Nicotera.