Fa riflettere l’esternazione del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che, escludendo un colpo di sole, afferma con piglio autoritario e minaccioso che “chiunque abbia il Covid-19 e rifiuti di essere curato è possibile che venga sottoposto a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)”.

Affermazione di per sè gravissima, a cui fa prontamente eco il grigissimo ministro della Salute Roberto Speranza, utilizzando le medesime parole; ora, a parte il fatto che la competenza di un alto rappresentante istituzionale si misura dalla capacità di risolvere i problemi e i conflitti che possano insorgere con azioni efficaci, mantenendo il rispetto del cittadino ed evitando di usare la minaccia – tipica modalità di governo dei regimi autoritari – come punto di riferimento, non può sfuggire che costoro sono a pieno digiuno della Costituzione Repubblicana, che all’art. 32 recita cosi: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge“.

Nessuno, dunque, può essere obbligato a un trattamento sanitario, se non per disposizione di legge. Ma “disposizione di legge” non vuol dire “Trattamento Sanitario Obbligatorio”, che significa fare violenza al cittadino, con effetti devastanti sul suo equilibrio psicofisico. Casomai, se devi fargli proprio violenza (e questo viola altri articoli della Costituzione, come l’art. 3), si dispone la quarantena obbligatoria, ma non imponi un TSO, come se fosse un malato di mente pericoloso per sè e per gli altri. Ecco, da Conte in avanti, se non si fermerà questa deriva sanitario-autoritaria, lo Stato si arrogherà il diritto di decidere chi, come e perchè deve essere sanzionato, chi può godere della libertà e dei diritti sanitario-politici; chi ha diritto di parola, e che la sua parola abbia ascolto e venga propagata presso l’opinione pubblica (o quello che ne rimane).

Ripeto, il coronavirus è un metodo di governo delle élites, che stanno ridisegnando la mappa del potere a livello geopolitico mondiale, e come ogni mappa, bisogna prima testarla, fotografarla, fare le rilevazioni, esperimenti e dopo completarla. Questo se si continua ad essere agnelli assediati da un branco di lupi inferociti; qualora non vi siano reazioni, i lupi si sentiranno in diritto di procedere indisturbati nella loro opera di saccheggio culturale, morale, istituzionale, economico, sociale di quello che rimane della fu Civiltà occidentale.