
Dopo mesi di solitudine il lungomare di Nicotera Marina, oggi, 7 giugno, si è finalmente ripopolato. La fine del lockdown ha dato il via a un lento ritorno alla normalità. Purtroppo, però, la frazione marittima ha affrontato l’arrivo dei visitatori in condizioni disastrose. Il suo aspetto è decisamente impresentabile, perché proprio al centro del lungomare si trovano dei cassoni dell’immondizia ricolmi di spazzatura. I sacchi tracimano dal vano contenitore, e molti altri, dall’inequivocabile odore nauseabondo, circondano il mezzo. Facilmente intuibile che si tratti di organico, non solo per il lezzo, ma anche per il percolato che fuoriesce da quelle buste nere accatastate. Gli insetti ci ronzano sopra allegramente offrendo all’osservatore uno spettacolo ributtante. Quei cassoni sono posti nei pressi della spiaggia poichè in essi avrebbe dovuto essere deposto quanto rimosso dal litorale, ovvero il materiale consegnato dal mare all’arenile. I mezzi sono stati lasciati là e, verosimilmente, qualcun altro vi ha deposto dei sacchetti dell’organico, e il degrado è servito. Ma non è tutto. Sempre nella stessa area troviamo una notevole esposizione di pneumatici. Accatastati vicino al marciapiede, sono espressione di una penosa incuria che la frazione marittima non meriterebbe.


E’ un vero peccato che il paesino marinaro offra questo biglietto da visita. Vero motore di traino del turismo dell’area nicoterese, la Marina avrebbe dovuto accogliere i suoi ospiti pulita e brillante come un gioiello. Ma così, invece, non è.

Eppure, solo un mese fa (l’8 di maggio), il sindaco Giuseppe Marasco annunciava in un’intervista i suoi grandi progetti per la Marina: «Dobbiamo prepararci al meglio per accogliere tantissime persone- ha detto- a Nicotera potrebbe esserci un exploit, però tocca a noi organizzarci e saper accogliere queste persone per dare un bel ricordo, in modo tale che anche nei prossimi anni ognuno di loro possa tornare o indicare questo paese come un meta da visitare e da essere valutata come un paese dove passare dei giorni di vacanza».

«Lucida “a lamera”»
Vibrante di entusiasmo, il sindaco continuava la sua futuribile rappresentazione della frazione come un paese scintillante. Come gli capita spesso, è scivolato su un’espressione dialettale italianizzata, e così promette che la frazione sarà «”lucida a lamiera” come mai è stata vista». Tra i suoi progetti, «un manto bituminoso per migliorare la viabilità», inoltre, «sarà pitturato il lungomare». E ancora promesse: «faremo delle cose di cui Nicotera Marina ha bisogno per essere a colpo d’occhio una bella realtà». Il primo cittadino ha inoltre svelato di essersi recato all’Afor Calabria Verde «per avere degli operai per la pulizia della pineta, perché la pineta è da sviluppare per quel tipo di turismo che i giovani amano tipo quello che si spostano con le tende (campeggio, ndr). Potremmo fare la differenza per i prossimi anni», ha concluso Marasco, pieno di entusiasmo.
Ma adesso, a distanza di un mese, dove sono finiti quei buoni propositi? L’unica cosa certa è che la frazione marittima è conciata peggio di prima. Oltre le solite foto in posa, in cui sindaco e “volontari” smontano la vulgata secondo la quale le opere buone si fanno in silenzio, è rimasto un degrado penoso.
WATERFRONT
Altro scempio è stato documentato nell’area del waterfront. L’opera, costata più di 700mila euro, e finita sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza, versa in una situazione di incuria mai vista finora. Benchè l’area rappresenti un odioso spreco di denaro pubblico e malaffare, è frequentato da molta gente, che si ritrova qui per una passeggiata o un giro in bicicletta. La vegetazione selvaggia cresce incontrollata, e cumuli di spazzatura aggravano la situazione. Ma lasciamo parlare le foto che corredano questo articolo (vedi sotto).
Questi sono i fatti e, per dirla con Horacio Verbitsky, “il resto è propaganda”. La realtà sembra urtare con ciò che viene proclamato dal sindaco sui social. E’ intuibile, dunque, che non si possa amministrare a suon “nuntio vobis gaudium magnum” su Facebook, e che le belle parole e le pacche sulle spalle non possono anestetizzare per sempre il senso critico dei cittadini.



