Con questo intervento dello scrittore e poeta argentino, famoso ballerino di tango, nonché aspirante cuoco e membro onorario (e occulto) del Seven Country Studies della Dieta Mediterranea, Kasimiro Weimar, inauguriamo una sezione di ControPotere dedicata alla satira. Si precisa che se il suddetto dott. Weimar dovesse dire una qualche verità non è colpa sua, almeno non del tutto, ma sarà da ascriversi totalmente alla sua mamma, la nobildonna polacca Kasimira Wolimibuska von Megafonen. Affida queste sue esternazioni alle pale eoliche che adornano il paesaggio calabrese con la speranza che si diffondano più in fretta e con maggior vigore.
Vibo Valentia. Dopo la notizia del conferimento della cittadinanza onoraria al magistrato Nicola Gratteri, si susseguono le iniziative nel vibonese a sostegno della legalità (e in difesa dal malocchio).
Intanto la stessa amministrazione Limardo ha deciso di indire un concorso di bellezza, per l’imminente stagione estiva, dal titolo Miss Gratteri. Una nostra fonte vuole che la prima a sfilare davanti ai giudici sarà proprio la sindaca: a valutare le sue potenzialità una commissione di sommi esperti di Piscopio.

Nell’occasione verrà pubblicizzata una nuova linea di lingerie denominata “Nicola Secret”.
Intanto, i riti propiziatori volti a scacciare le commissioni di accesso vanno a mille. Tutte le amministrazioni stanno organizzando i cerimoniali per ingraziarsi le divinità animiche e i santi, morti e vivi, consacrati nelle basiliche della legalità, da Falcone a Borsellino a Gratteri. Pare che l’amministrazione Marasco, a Nicotera, bardata con costumi adamitici, abbia già effettuato la danza rituale intorno al feticcio del giudice Falcone; a tenere il ritmo del ballo sacro il leoncino Marco Vecchio. Rivista, inoltre, la toponomastica: tutte le vie saranno intitolate a Nicola Gratteri, eccezion fatta per il Largo il Guiscardo, che recherà solo una foto del magistrato impreziosita con rilievi d’oro e lapislazzuli. Accanto a lui un cesto di prodotti della Dieta Mediterranea.
Proposta anche una contromanifestazione da parte della massoneria. Si pensa ad una tappa del Giro d’Italia in segno di protesta, che dovrebbe partire proprio dalla sede, sconosciuta naturalmente, del GOI, e tutti i ciclisti dovrebbero partire incappucciati.

Molte confraternite hanno aderito all’ondata di entusiasmo, da Serra San Bruno a San Nicola da Crissa, da Soriano a San Calogero, ed hanno indetto il sacrificio di un vitello grasso davanti al Tribunale di Catanzaro a scopo precauzionale. L’animale sarà gentilmente offerto da una macelleria convenzionata con le ‘ndrine della locride.
A Spilinga meditano una linea di barattoli di ‘nduja, che si chiamerà “Focu miu”. Dalle imprecazioni della moglie di un noto Boss Limbadese. E proprio a Limbadi, in onore di un ritrovato senso di giustizia, la commissione straordinaria ha deciso addirittura di riaprire il comune, che era in lockdown già 6 mesi prima della comparsa del virus, tant’è che il Dottor Reppucci è ora conteso dall’Oms e dalla Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea per le sue doti sanitar-divinatorie.
La prefettura, intanto, monitora la situazione: sotto la lente di ingrandimento Tropea, la bella. “Non si può non essere innamorati di Tropea”, ha detto S.E., ma nel contempo rileva infiltrazioni della società civile nella compagine amministrativa.

Scandalizzato il sindacato delle cosche, rappresentato da un sagrestano di Polsi: «Non è mai accaduto -ha dichiarato il religioso- un simile disdoro nel vibonese». Nell’occasione convocati gli Stati Generali delle ‘ndrine.
Vi terremo aggiornati.
Dott.Comm.Prof. S.E. Kasimiro Weimar von Megafonen Wolimibuska