<<Abbiamo notizia di un’auto esplosa a Limbadi, probabilmente un difetto ad un impianto a gas>>, dalla redazione, ipotesi in difetto, da escludere, 9 aprile 2018 alle 14, appunti per la cronaca che sarà, li metto insieme mentalmente, nevrotizzo l’accaduto in-accolto, in-avvenuto, in-avvenibile, Non siamo in Spagna, nelle calde serate madrilene, nella razionalità manifesta di Berlino, al netto del sottobosco underground, nei caveau svizzeri, Meridione di Italia, tutt’altro che meridiano come l’omonimo pensiero vorrebbe.

Una via si incunea tra gli ulivi, ho vissuto qualche anno di pratica legale poco più su, in quella radura mai stato, eppure …., conoscevo Matteo, giocato al calcetto del paese poi rimosso come un neo dal centro, come il tempo trascorso, ora sempre più amministrato, le porte che ci cadevano addosso, una ha ferito mio fratello un pomeriggio, uno schizzo di sangue che tremo ancora, ragazzino…Anche Matteo condivideva lo spazio difeso dall’Amministratore, dai rampolli, dai bastoni, da qualche coltello intermittente come le porte del carcere…O cancelli se preferite.
I colleghi, i nastri dei Carabinieri, una macchina bruciata perimetrata, il boato perimetrato, luogo di celebrazione postuma, perché non “sperimetrare”, liberarla la violenza, mostrarla ed elaborarla collettivamente? non saprei nolente di essere lì cosa dire, ipotesi…<<aveva avuto qualche anno fa un alterco, rissa con tali ….Mancuso-Di Grillo>>, i nomi non importano, non ricordo, il senso era quello…chiaro a tutti, lampante e perimetrato ma improvabile su due piedi….

<<Come fare a qualificare come rissa un’aggressione mafiosa?>> dice l’avvocato Giuseppe De Pace dinanzi ad una piccola folla amputata dei gonfaloni delle amministrazioni, alle esequie non cattoliche del giovane ucciso, qualche mese dopo…<<i miei clienti dentro la gabbia mentre…>>, la frase prosegue in modo ancora più deflagrante di una bomba, sul contegno ritenuto inaccettabile di alcuni carabinieri nei confronti dei citati corrissanti dai cognomi blasonico-criminali durante il processo, omessa perché irripetibile il boato e non perimetrabile, niente nastri qui…
Che non c’erano a fermare Ciccio Vinci mentre, dopo lo scoppio, cercava di spengersi il fuoco divorante da dosso, affamato, consumante, usucapiente…non c’erano a fermarlo nel tentativo di salvare il non salvabile…di ridurre in pristino il Matteo, un Matteo, ormai cosificato…e poi tornato, nella memoria…
Dopo i nastri perimetranti, autocelebranti, le divise…ancora per un po’ si parla di impianto a gas…poi gli artificieri…<<…azzo…>> dalla redazione, chiamo e li informo, in serata, in notte il pezzo…
Forse già chiaro il fatto, per me niente affatto chiaro che Matteo non ci fosse più, non in quel modo, l’improbabilità della vicenda per lui, calmo, distante da certe cose, una manciata di voti alle elezioni, niente macchinoni, niente paroloni, solo lavori, a volte lavoretti, sacrifici, che cazzo è successo? …mica uno importante…uno come noi…veramente…
Poi i vaticini sulla fine della cosca da più parti, <<roba troppo grande e insensata…anche per loro…>>, loro chi?!…, <<le pie donne>> indicate da De Pace, a metter pace, ripetizione necessaria e sin troppo sensata, Cortei di vicinanza, frequentazioni incomprensibili, verbalizzazioni, annotazioni, il tentativo…
E poi una macchina del fango mai partita, mal partita, l’assenza dei gonfaloni, indizio, prova? il teorema meridiano del sospetto inceppato-sì, sia…un delirio, mistero buffo di una notifica mai pervenuta ad un imputato…ad un passo della scarcerazioni gli intercettati-imputati -giugno 2019-…poi il processo -settembre 2019-, issa…un po’ di fiatone…
Il processo processante per rissa si riapre alla mafia, le stazioni de carabinieri si riordinano, persino gli ulivi, 2020, di nuovo ben carichi, ottima annata, solo i morti non “smortano” e le mafie non “smafiano”…
Arrivato Gratteri e la vergogna si attutisce…menomale…anche lo schifo aveva smesso di fare schifo e forse nemmeno i morti sarebbero più morti e, tutti preoccupati, si sono prontamente re-im-processati, ri-minacciati nella risacca post-bellica e re-im-messi nelle patrie…, nella patria meridiana…